EDITORIALE ⁓ Una vita lunga, sana e felice è il risultato dei contributi dati, della ricchezza di progetti significativi e della capacità di fare del bene alla vita delle altre persone . (da Il Manifesto Di Vita, punto 7) Filippo Ongaro, 46 anni, è uno dei pionieri europei della medicina funzionale e anti-aging. Ha lavorato presso l’Agenzia Spaziale Europea come medico degli astronauti, occupandosi anche della nutrizione degli equipaggi. È Direttore Scientifico dell’Istituto di Medicina Rigenerativa e Anti-Aging ISMERIAN di Treviso. Oltre a dedicarsi all’attività clinica, è giornalista e autore di numerosi libri divulgativi, cura in prima persona i contenuti del sito www.filippo-ongaro.it e collabora regolarmente con varie testate giornalistiche nazionali e con emittenti radiofoniche e televisive. P er tanti nostri connazionali questo Natale non sarà come quelli precedenti. Un terremoto, ancora una volta, ha spazzato via villaggi, paesi, monumenti, ricordi e vite. Dopo lo shock iniziale si inizia a intuire quanto tempo ci vorrà per rimarginare le ferite, per imparare a convivere con altre migliaia di scosse. Si capisce che nulla tornerà come prima e che tante cose che si danno per scontate diventano dannatamente importanti quando le perdi. A volte la vita ci strappa brutalmente via dalle mani ciò che non ricordiamo nemmeno di avere. E quando scompaiono di colpo le persone, gli oggetti, gli averi che compongono la nostra vita, ci sentiamo soli, persi, traditi e abbandonati. Allora, in un Natale che sarà così difficile per tanti di noi, cerchiamo perlomeno di apprezzare ciò che abbiamo. In particolare dobbiamo farlo noi che non abbiamo perso nulla. Proviamo a immedesimarci nella vita di chi sarà confinato per mesi o anni in un container, di chi ha perso tutto e deve ripartire da zero. Oltre alle azioni di beneficenza utili e necessarie, proviamo a fare una promessa a noi stessi, proviamo a decidere di iniziare ad apprezzare. Apprezzare gli altri, apprezzare ciò che abbiamo attorno, la ricchezza che ogni vita in qualche modo racchiude. L’apprezzamento e la gratitudine sono due sentimenti chiave capaci di dare vita a comportamenti diversi nei confronti di noi stessi e degli altri. Anche la cura della propria salute parte dall’apprezzamento nei confronti del patrimonio che ci viene dato alla nascita e che troppo spesso finiamo con il trascurare. Facciamoci un grande regalo per questo Natale: mettiamo noi esseri umani sotto l’albero. Non gli oggetti, non i beni da accumulare, ma noi con i nostri sentimenti e comportamenti. Una più bella versione di noi è il più grande regalo che possiamo fare al mondo. Buone Feste! Filippo Ongaro - 1 - casadivita.it
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